Parigi ha visto di tutto sulle passerelle, ma difficilmente aveva ospitato un finale così: la sera del debutto del suo marchio di moda, il cantante texano Post Malone ha fatto entrare in scena un cavallo vero. Non una scultura, non un’immagine stilizzata, ma un animale in carne e ossa, condotto con passo tranquillo nella corte dell’Hôtel Pozzo di Borgo, trasformata per l’occasione in passerella.
L’ingresso del cavallo ha dato senso all’intera collezione, costruita con richiami al West americano e alla vita nei ranch. Frange, denim, stivali da cowboy e fibbie importanti raccontavano già un mondo fatto di sella e polvere, ma la presenza di un cavallo ha reso evidente l’ispirazione: quel legame profondo che in Texas – terra d’origine di Post Malone – è ancora oggi parte dell’identità culturale.
Il cavallo scelto, un baio dal mantello lucente, indossava una sella in cuoio lavorato in stile western. Non era un accessorio, ma un simbolo. Ogni dettaglio parlava di lavoro in ranch, di albe trascorse a cavallo e di quella quotidianità che per molti appassionati di equitazione è vita reale, non soltanto estetica.
In un’epoca in cui il western spesso diventa solo una estetica superficiale, Post Malone ha cercato di restituire materia, credibilità: vestiti che sembrano fatti per essere vissuti nei ranch; stivali veri (la maison Lucchese Bootmaker ha collaborato) con cuciture che resistono; elementi selezionati (cuoio, denim, frange) che parlano della durezza del vivere all’aperto, dove il cavallo è compagno di lavoro e presenza quotidiana.